Pastorale per le persone con malattie psichiatriche
Più di ogni altro infermo, chi soffre di disagio psichico viene isolato e dimenticato.
Molte discriminazioni sono state superate, ma lo stigma verso i malati psichiatrici rimane.
Il primo gesto sarà dunque di accostare questi fratelli e sorelle, dare loro tempo e ascolto, perchè sappiano che non vogliamo fuggirli, ma riconoscere la loro piena dignità di uomini e donne, e di figli di Dio.
Chi tra loro è credente ha diritto di partecipare alla vita della Chiesa, almeno di ascoltare il Vangelo e di accostarsi ai sacramenti. Bisogna tendere a coinvolgere altri membri delle comunità ecclesiali, così da spezzare il più possibile l’isolamento, e far sentire a questi fratelli una presenza di Chiesa, che si esprime anche in gesti quotidiani di fraternità, come, ad esempio, uscire con loro.
È importante cercare e mantenere un rapporto con il personale medico, per operare insieme a favore di tutta la persona.
Inoltre, a fronte di un disagio psichico dilagante, siamo tutti chiamati a guardarci attorno, e a non ignorare chi – fuori dalle strutture – ne soffre, nel proprio condominio o quartiere.
- Collaboratore