Saluto finale ai vespri ecumenici al termine della Settimana per l’Unità dei cristiani
- Reggio Emilia, Cripta della Cattedrale
25.01.2015
Cari fratelli e sorelle,
desidero rivolgere il mio saluto e la mia gratitudine a tutti voi per la vostra partecipazione a questo importante momento. Un saluto pieno di affetto innanzitutto ai fratelli delle chiese sorelle. Ringrazio poi anche mons. Giancarlo Gozzi e don Daniele Casini per avere preparato questa liturgia.
Da ormai più di cento anni la Chiesa ci invita a pregare, nella settimana che oggi si conclude, per l’unità dei cristiani. Se leggiamo il vangelo di Giovanni, da cui è tratto anche il tema di quest’anno – dammi da bere (Gv 4,7) –, ci accorgiamo che l’unità è il nome della vita nuova che Gesù è venuto a donarci. Il suo cuore divino è abitato da un continuo struggimento perché gli uomini e le donne da lui incontrati possano entrare nell’unità che egli vive con il Padre nello Spirito Santo. Per questo è venuto in mezzo a noi, per questo si è incarnato, è morto ed è risorto: perché l’unità, lacerata dal peccato, possa essere ricostituita. L’unità della persona, l’unità della vita, l’unità tra di noi.
Nel vangelo di Giovanni, tuttavia, non troviamo solo la centralità di questo itinerario, ma anche la forma in cui Gesù per primo l’ha vissuto: la preghiera al Padre. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi… Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato (Gv 17,11.21).
L’unità è un dono che non proviene da noi, dai nostri sforzi e dalle nostre organizzazioni. L’unità è il primo nome di Dio ed è un dono che solo lui può concedere. A noi è chiesto di non porre ostacoli alla sua grazia e di aprirci alla conversione.
Senza un sincero desiderio di conversione personale non è possibile entrare nel cuore di Gesù e unirci a lui nell’implorare dal Padre questo grande dono.
Il Signore ascolti la nostra preghiera e affretti l’ora in cui potremo finalmente celebrare assieme l’eucarestia.
Sia lodato Gesù Cristo.