INTRODUZIONE PRIMA DELLA PREGHIERA PER LA PACE
- Reggio Emilia, Basilica della Ghiara
07.09.2013
Siamo qui davanti alla Madonna della Ghiara per chiedere un nuovo miracolo, il miracolo della pace. Profonda è nei cuori di tanti la corsa verso la guerra, radicato il male: solo un intervento di Dio può cambiare il corso delle cose, convertendo la mentalità degli uomini.
Nello stesso tempo la necessità della pace è un’evidenza. Abbiamo sotto gli occhi i frutti delle guerre: distruzione di case, di ambienti, cancellazione di anni di lavoro e di storia. Più duramente ancora: morti e feriti, famiglie distrutte, bambini uccisi. Soprattutto abbiamo visto morire nei cuori la speranza e il bene. È stato ucciso il futuro per milioni di uomini.
Se non ci sarà un cambiamento della vita in profondità non ci sarà pace. Questo cambiamento deve avvenire in ciascuno di noi, nei popoli e nelle nazioni, soprattutto in chi le governa.
La storia ci insegna che la pace – intesa non solo come assenza di conflitti, causata dalla paura reciproca, ma come comunione nella ricerca del bene e della verità – è il terreno per la crescita in avanti della società.
Siamo nei primi vespri della festa della Natività di Maria. La Madonna ci insegna che è in atto nel mondo una guerra che non segue i confini delle nazioni, delle etnie, delle religioni, una guerra in cui il Principe del Mondo, Satana, combatte contro Dio. È lui che vuole le guerre tra gli uomini. Sconfiggere la guerra diventa questa sera per tutti noi pregare perché la carità, che è Dio, conquisti i cuori degli uomini, convertendoli a sé.
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