Atto di affidamento a Maria
08.09.2013
Al termine della Messa per la festa della natività della B. V. Maria, celebrata l’8 settembre 2013 nel Santuario della Basilica della Ghiara, mons. Massimo Camisasca ha pregato spontaneamente con queste parole inginocchiato davanti all’affresco della Madonna della Ghiara
A te nostra Madre e nostra Regina
affido la nostra città, tutte le nostre città, la nostra Diocesi,
ma soprattutto affido ogni persona.
Affido i bambini, che sono il bene prezioso delle nostre comunità, perché crescano aiutati da figure adulte, paterne e materne, che li possano condurre con autorevolezza e libertà verso la loro vita futura.
A te affido i nostri adolescenti e i nostri giovani: sappiano trovare dei veri amici, delle persone che alimentino la loro speranza e la loro carità. Sappiano trovare degli educatori che li portino a Cristo come a luce della loro vita.
Ti affido le persone adulte, le famiglie, che sono il grande bene della Chiesa e il tesoro di ogni società. Siano custodite, aiutate, sostenute spiritualmente e materialmente.
Ti prego soprattutto per le famiglie in difficoltà, per tante ragioni in difficoltà: per divisioni, incomprensioni, assenza di lavoro, assenza di casa. Fa’ che ogni famiglia possa trovare almeno un’altra famiglia che l’aiuti, che l’accolga, che la prenda per mano senza giudicarla, traendo dalle difficoltà degli altri insegnamento per la propria vita.
Ti prego perciò per tutta la nostra società, per i lavoratori innanzitutto, per coloro che trovano nel lavoro il sostentamento della vita ma anche la gioia della loro espressione, della loro partecipazione alla crescita della vita comune.
Ti prego per le persone anziane, per le persone malate, per le persone sole, perché possano godere di un raggio della compagnia di Dio attraverso la compagnia di uomini o di donne che si pongono al loro fianco.
Ti prego per quelli che sono poveri, perché possiamo aiutarli, ma soprattutto possiamo essere aiutati dalla loro povertà. I poveri li avrete sempre con voi – ha detto Gesù, indicando in essi un sacramento della sua presenza.
Ti prego, Madre, per le nostre comunità parrocchiali, soprattutto per quelle che non hanno parroco o hanno un parroco condiviso con tante altre; le affido a te, o Madre.
Prego per i catechisti, per i nostri seminaristi, per i nostri diaconi, per i nostri sacerdoti.
Ti prego per i collaboratori che ho appena nominato, perché possano vivere con semplicità e letizia questo compito che la Chiesa loro affida.
Ti prego per i carcerati, ti prego per gli immigrati, ti prego, o Madre, per tutti coloro che il tuo sguardo materno conosce molto meglio di quanto possa conoscere io stesso.
Aiutami a trovare le strade che portano agli uomini, tu che sei la strada che porta al Figlio. Questo atto di affidamento di tutti noi che faccio a te – o Madre – è anche un atto di lode per la tua bontà, per la tua verginità, per la tua luminosità, per la tua misericordia.
Salve, Mater misericordiae.
Amen.