Appunti per la presentazione dell’enciclica Lumen fidei
-Ravenna, Aula don Minzoni del Seminario
14.11.2013
Sono molto felice di essere qui con voi questa sera. Ringrazio di cuore mons. Ghizzoni per avermi invitato. Come sapete, tra le nostre Chiese vi è un legame molto profondo che si esprime nella persona del vostro arcivescovo, figlio della terra reggiana, che all’inizio del mio ministero episcopale ho avuto la possibilità di conoscere e stimare…
Questa sera parlo dell’enciclica di Papa Francesco. Il testo era stato scritto quasi interamente da Benedetto XVI, regalato poi a papa Francesco che l’ha completato e ce l’ha consegnato quasi in chiusura dell’anno della fede.
Naturalmente non dirò tutto ciò che si può trovare in questa enciclica. È un testo da meditare. Non è possibile leggerlo velocemente, cose se fosse un romanzo o un saggio. Sono parole che non possono essere comprese soltanto in modo intellettuale, in una logica astratta, come se fossero un seguito di pensieri. Vi sono alcune pagine profondamente mistiche che nascono non solo dalla riflessione, ma dalla comunione orante che Benedetto XVI ha sempre vissuto e vive con il Signore.
Affido a voi la meditazione del testo. Questa sera intendo sottolineare soltanto alcuni nodi centrali, quelli che più mi hanno fatto riflettere e che ho pensato potessero essere utili anche alla vostra riflessione.
(il testo integrale dell’intervento è riportato nel pdf allegato)