Reggio Emilia, 17 ottobre 2023
La Curia diocesana, solo di recente, ha appreso di una iniziativa svolta e da svolgersi nel
Cimitero Monumentale di Reggio Emilia; gli appuntamenti sono presenti tra gli eventi culturali del mese di ottobre del Comune.
E’ stato rilevato, con apposita missiva al competente Assessorato che sin dal 1809, allorché il
Cimitero della città venne impiantato sulla scia della legislazione napoleonica, Comune e Diocesi hanno collaborato affinché quel luogo, detto anche “camposanto”, fosse occasione e ambito per manifestare una intensa pietas umana e cristiana. Nella ricerca di equilibro tra le esigenze della salute pubblica e il rispetto del ricordo dei defunti, la Chiesa ha sempre fornito un contributo non secondario.
Si è così rimarcato che il concetto di “rispetto” cimiteriale, previsto dalle norme regionali e
statali, non è solo riferibile alle distanze per ragioni sanitarie, ma assume una valenza più ampia; i Cimiteri non possono essere degradati a mera scenografia o allestimenti per rappresentazioni che, pur consentite in quanto espressione della contemporaneità, non travalichino quel confine fatto di buon senso e di attenzione a quei profondi sentimenti (dolore, malinconia, nostalgia, rimpianto, gratitudine, ecc.) che portiamo naturalmente verso i nostri, e altrui, cari.
Ci si è quindi rammaricati che non si sia ritenuto utile un confronto con la Diocesi per un percorso “alternativo” nel nostro Cimitero Monumentale, ove è peraltro presente una cappellania ed è assicurata la presenza di sacerdoti e diaconi; il tema della morte/resurrezione mai come nel cristianesimo è stato declinato e vissuto. Le immagini e le statue che popolano anche il nostro Cimitero esprimono la fede nel Cristo che dopo la morte in croce è apparso come Risorto, eventi che non possono essere offuscati e che continuano ad orientare l’esistenza di tanti credenti e delle nostre comunità cristiane.
Nell’occasione si è ribadita la posizione della Chiesa diretta a “ridurre il rischio di sottrarre i defunti alla preghiera e al ricordo dei parenti e della comunità cristiana. In tal modo, inoltre, si evita la possibilità di dimenticanze e mancanze di rispetto, che possono avvenire soprattutto una volta passata la prima generazione, nonché pratiche sconvenienti o superstiziose” (dall’Istruzione, Dicastero per la dottrina della fede, Ad resurgendum cum
Christo, 2016, 5).
Si segnala dunque che l’iniziativa “OLTRE”, un mese di musica, danza, teatro e visite guidate al cimitero monumentale non ha ricevuto alcun avallo da parte della Diocesi e si richiama ad un attento discernimento in quanti intendano prendere parte all’iniziativa.