Pellegrinaggi vicariali alla Porta della Misericordia nell’Anno del Giubileo – Quaresima 2016
NOTE per l’annuncio, la preparazione, la partecipazione, il ritorno alle comunità
Annuncio nelle comunità: domenica 31 gennaio
In tutte le Messe di domenica 31 gennaio, nelle comunità parrocchiali della Diocesi, verrà annunciata la data del pellegrinaggio alla Cattedrale del proprio Vicariato nella prossima Quaresima, ricordando le parole del Papa nella Lettera sul Giubileo del 1° settembre 2015: «desidero che l’indulgenza giubilare giunga per ognuno come genuina esperienza della misericordia di Dio, la quale a tutti va incontro con il volto del Padre che accoglie e perdona, dimenticando completamente il peccato commesso. Per vivere e ottenere l’indulgenza i fedeli sono chiamati a compiere un breve pellegrinaggio verso la Porta Santa, aperta in ogni Cattedrale. … Sarà necessario accompagnare le celebrazioni giubilari con la professione di fede e con la preghiera per me e per le intenzioni che porto nel cuore per il bene della Chiesa e del mondo intero». Dopo l’indimenticabile primo pellegrinaggio per l’apertura della Porta della Misericordia, la domenica 13 dicembre, i pellegrinaggi vicariali nelle cinque Domeniche di Quaresima saranno il cuore dell’Anno giubilare, secondo il desiderio del Vescovo Massimo, espresso nel suo annuncio del Giubileo, l’8 settembre scorso in Ghiara.
Come scrivono i Vescovi italiani nel Messaggio per la Giornata della Vita del 7 febbraio, «l’Anno Santo della misericordia ci sollecita a un profondo cambiamento. Bisogna togliere “via il lievito vecchio, per essere pasta nuova” (1Cor 5,7)». Per questo, nella domenica 31 gennaio verranno annunciati anche la serata o il giorno in cui il proprio Vicariato si prepara in modo comunitario al Pellegrinaggio con il segno per eccellenza del cambiamento e della conversione — nonché condizione per ricevere l’indulgenza giubilare —, il sacramento della Penitenza.
La preparazione
- La preghiera
Nelle domeniche precedenti al pellegrinaggio, si farà un’intenzione apposita nella Preghiera dei fedeli. Si raccomanda, soprattutto nell’ultima domenica precedente e nell’ultima settimana (a conclusione delle Messe o delle Lodi o dei Vespri o della Via Crucis o nell’adorazione eucaristica), la preghiera che Papa Francesco ha pronunciato l’8 dicembre scorso nell’atrio di San Pietro, prima di aprire e varcare la Porta Santa:
O Dio, che riveli la tua onnipotenza
soprattutto con la misericordia e il perdono,
donaci di vivere questo anno di grazia
come tempo propizio per amare te e i nostri fratelli
nella gioia del Vangelo.
Continua a effondere su di noi il tuo Santo Spirito,
affinché non ci stanchiamo di rivolgere con fiducia
lo sguardo a Colui che abbiamo trafitto,
il tuo Figlio fatto uomo,
volto splendente della tua infinita misericordia,
rifugio sicuro per tutti noi peccatori,
bisognosi di perdono e di pace,
della verità che libera e salva.
Egli è la Porta, attraverso la quale veniamo a te,
sorgente inesauribile di consolazione per tutti,
bellezza che non conosce tramonto,
gioia perfetta nella vita senza fine.
A te la lode e la gloria nei secoli. Amen.
Sul sito diocesano, nella Sezione dell’Anno Santo, oltre a questa e alla preghiera ufficiale del Giubileo, pubblicheremo anche la proposta del Rosario coi Misteri della misericordia (da recitare al martedì, ad es.) e delle acclamazioni apposite per la benedizione eucaristica.
- Preparazione con la Catechesi
Si raccomanda la preparazione ai pellegrinaggi con momenti di catechesi in parrocchia o nei centri di ascolto tra le case. Per approfondire lo spirito di questo Giubileo si consiglia la lettura della prima parte della Bolla di indizione, della Lettera del Papa del 1° settembre 2015 e di due catechesi molto efficaci, tra le altre, in occasione delle Udienze generali del 18 novembre e 16 dicembre scorsi (anche i due ultimi testi verranno pubblicati sul nostro sito).
- Preparazione comunitaria con le Confessioni
La preparazione comunitaria, raccomandata dal Vescovo con una catechesi che conduca alla riscoperta del sacramento della Penitenza e seguita dalle confessioni individuali, avverrà in una serata prossima alla data del pellegrinaggio, nelle 18 chiese della riconciliazione sparse per la Diocesi. Nel Vicariato urbano, poiché le due chiese della riconciliazione (Ghiara e Cappuccini) sono entrambe in Centro Storico, ognuna delle altre quattro Zone pastorali sceglierà per la celebrazione penitenziale una chiesa del proprio territorio.
- Coinvolgimento dei cori parrocchiali nell’animazione dei pellegrinaggi
Il cuore delle celebrazioni giubilari saranno i Vespri di ringraziamento per la misericordia (con il Salmo 103, Inno alla tenerezza di Dio), guidati dalla Cappella musicale della Cattedrale. Il direttore Primo Iotti nei Vicariati incontrerà i cori parrocchiali, presentando le melodie dei Salmi e dei Cantici (educando così anche alla preghiera della Liturgia delle Ore) e scegliendo alcuni canti per completare la traccia diocesana. Per il servizio dei diaconi permanenti, dei ministranti e degli accoliti, si prenderanno contatti con il cerimoniere vescovile, Antonio Franco.
- Preparazione di stendardi e altri segni del pellegrinaggio
Ogni parrocchia o unità pastorale è invitata ad essere riconoscibile preparando uno “stendardo” con il nome della comunità, il logo del Giubileo ed eventuali frasi bibliche, foto significative…. Si può portare in processione anche un crocifisso caratteristico della propria chiesa; indossare foulard, cappelli, conchiglie del pellegrino o altri segni … secondo la creatività di ogni comunità.
A differenza dei pellegrinaggi del Giubileo del 2000 e del Giubileo della Cattedrale (2011) non si partirà dalla Ghiara, ma ogni parrocchia o unità pastorale si organizzerà per convergere nella piazza della Cattedrale: pellegrinaggi a piedi dei giovani e meno giovani (i primi a lanciare l’idea sono stati i giovani che partiranno dal capoluogo della Val d’ Enza, Montecchio); breve processione con canti e preghiere a partire da un luogo concordato in città (per queste processioni di piccoli gruppi non è necessario avvisare le autorità municipali).
Svolgimento
- Accoglienza in Piazza Duomo e Passaggio della Porta Santa
Gli arrivi in piazza Duomo, sono previsti tra le 15.45 e le 16, accolti dal suono festoso delle campane da parte dai Campanari Reggiani. Alle 16, il saluto col canto a Maria, Regina della nostra Cattedrale, il saluto dei Vicari foranei e la risposta del Vescovo. Apertura del portone centrale e poi, dopo il Vescovo che reca alto il Vangelo, il clero, gli ammalati in carrozzella, i cantori che raggiungeranno in coro la Cappella musicale, infine, tutti i fedeli attraverseranno la Porta della misericordia, mentre si cantano l’Inno del Giubileo e le Litanie dei Santi della nostra Chiesa.
- Liturgia del Vespro
Si cantano l’Inno di Quaresima, i Salmi e il Cantico del Vespro. Come brano evangelico, viene proclamata la parabola in Luca del Buon Samaritano, commentata dal Vescovo.
- Misericordiosi come il Padre
A partire dall’icona del Samaritano che si carica sulle spalle l’uomo ferito (cfr. logo del Giubileo) e lo alloggia alla locanda, nell’assemblea dei pellegrini verranno raccolte le offerte destinate al servizio di accoglienza e di dormitorio, curati dalla Caritas diocesana. Poi, tutti insieme, si rinnovano le promesse battesimali e si canta il Magnificat.
Dopo le intercessioni, il canto del Padre nostro, e lo scambio di pace, il Vescovo pronuncerà la preghiera di mandato, accompagnata dalla consegna per ogni chiesa parrocchiale e per ogni Casa della Carità dell’olio e del vino, altro chiaro riferimento alla parabola del Buon Samaritano, perché impariamo anche a noi, tornando a casa, a versare l’olio della consolazione e il vino della speranza. Infine, la benedizione solenne e il congedo che ribadisce il motto del Giubileo: «siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro».
- Le candele a ricordo della grazia del giubileo
La Confessione, il pellegrinaggio, la celebrazione giubilare vogliono “riaccendere in noi l’amore di Dio e dei fratelli”: a ciascun partecipante verrà donata una candela a ricordo del passaggio della Porta della Misericordia e per tenere accesa la fiamma della carità nella nostra vita, ogni giorno. «La misericordia cambia il nostro sguardo, allarga il cuore e trasforma la vita in dono».
Il ritorno alle comunità e alla loro vita ordinaria
La domenica successiva al pellegrinaggio, nella processione iniziale della Messa, si porta la scrigno delle ampolle dell’olio e del vino, ricordando che il Vescovo ha consegnato ad ogni comunità questo scrigno quale richiamo ad attingere ogni giorno, nella preghiera e nei sacramenti, i tesori di una cultura della misericordia e della carità. Un particolare da ricordare sarà che l’olio e il vino provengono da una cooperativa sociale della Locride, quale piccolo segno di solidarietà della nostra Chiesa con questa realtà di liberazione dall’oppressione della ‘ndrangheta. Le ampolle rimangono permanentemente esposte nello scrigno in questo Anno giubilare (con accanto la preghiera del Vescovo che si può recitare), presso l’ambone o su un altare laterale.
Nota dell’Ufficio Liturgico Diocesano